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Mostra "Gabriele Basilico - Ascolto il tuo cuore, città"  |   UniCredit Pavilion, Milano   |   2015 / 16



Una mostra curata da Walter Guadagnini in collaborazione con Giovanna Calvenzi e lo Studio Gabriele Basilico con oltre 150 scatti del grande fotografo ripresi durante più di quarant'anni di attività e per la quale Nexhibit Design ha redatto il progetto museografico, illuminotecnico, ed ha impaginato e fornito la grafica di sala ed una parte dei supporti espositivi ad integrazione del materiale già presente, progettato in occasione della mostra precedente: "Lo sguardo di ...".

"Ascolto il tuo cuore, città" si è tenuta in tutti gli ambienti espositivi dell'UniCredit Pavilion ed ha quindi interessato i tre livelli dell'edificio: dal piano terreno con l'Auditorium polifuzionale e la grande hall a tutta altezza, alla "Passerella dell'Arte" affacciata sulla hall al primo livello, fino alla "Greehouse" all'ultimo piano.

Questa articolazione fisica è senz'altro uno dei principali elementi da considerare nello sviluppo del progetto museografico al Pavilion. Impone infatti una organizzazione logico tematica dei nuclei per consentire al pubblico di vedere sezioni omogenee in spazi contigui, ma soprattutto una comprensione dei caratteri architettonici dei diversi ambienti per cercare di ispirare impressioni di visita coerenti e non caotiche.

L'Auditorium è la zona più simile ad un tradizionale museo o spazio mostre. Può essere suddiviso in sale più o meno separate attraverso l'opportuno posizionamento di pareti mobili. E' il primo spazio che si incontra all'ingresso del Pavilion e lo si visita secondo un modello abbastanza consolidato e riconoscibile. Qui abbiamo esposto la sezione dedicata alle "Metropoli", probabilmente il materiale più noto e popolare del lavoro di Basilico.

All'uscita dall'Auditorium si entra nella hall, un ambiente unico dal respiro monumentale con i suoi quasi venti metri di altezza, che è stato utilizzato per una grande proiezione di fotografie di Basilico su Beirut sospesa a circa metà dell'altezza della hall. La luce ambiente tenuta relativamente bassa per la proiezione ha consentito di modulare il passaggio dall'Auditorium alla hall in maniera graduale, mantenendo ancora una parte dell'attenzione sulla fascia bassa dell'area espositiva dove una serie di pannelli ospitava ancora alcuni scatti dedicati alle "Metropoli".

Sulla Passerella dell'Arte sono state collocate due sezioni ben distinte, la storica "Ritratti di Fabbriche", una serie di circa quaranta fotografie scattate tra il 1978 e il 1980 montata a quadreria, e il nucleo dedicato a "Porta Nuova" la recente zona di sviluppo edilizio dove sorge lo stesso Pavilion, costituito da foto scattate durante i vasti interventi di riqualificazione urbanistica degli anni 2000. Erano sezioni diverse ma legate da un concetto molto preciso: l'evoluzione del tessuto urbano di Milano.

Infine all'ultimo livello "Bord de Mer" una sezione più intima, dove l'obiettivo di Basilico si sposta dal tumulto dello sviluppo cittadino ad uno sguardo più pittorico e se vogliamo poetico sul tema dei porti e dei luoghi di mare. Tema che meglio si addiceva al carattere della "Greenhouse": soffitti più bassi, allestimento più rarefatto e in generale un'atmosfera più calda e colloquiale.


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